Mauro Mellini: "Occorre affrontare questi problemi, andare alla radice del concetto di libertà, contestarla nella sua accezione moderna. Oggi, nessuno ha più remore e riserve rispetto alla parola libertà, tutti vogliono la libertà, ma c’è qualcuno che la concepisce come libertà di fare soltanto determinate cose. Nel momento in cui viene esercitata o si manifesta in direzioni che appaiono strane, ecco il segno che non si è trattato di libertà, ma di negazione e di prevaricazione della libertà. Allora, c’è un responsabile: il diavolo. Per san Tommaso c’era il problema del diavolo; nell’accezione moderna, molto più rozza di quella di san Tommaso che era anche un filosofo di notevole rilevanza, il diavolo deve essere rappresentato da un colpevole, da un reo, che può essere, di volta in volta, Braibanti o Verdiglione".
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