The Second Renaissance
     
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 Vladimir Evgrafovich Tatlin


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Vladimir Evgrafovich Tatlin



  
 
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Artista.
 
Abstract
(Char'kov, Ucraina, 28 dicembre 1885 - Mosca, 31 maggio 1953)
Considerato il fondatore del costruttivismo, nasce in una famiglia colta; il padre aveva studiato ingegneria all'Istituto tecnico di San Pietroburgo e la madre era poetessa. Dopo l'infanzia a Char'kov e una fuga a Odessa, per imbarcarsi come mozzo su una nave mercantile alla volta della Turchia e della Bulgaria, torna a Mosca nel 1902 e s'iscrive alla Scuola di pittura, scultura e architettura. Nel 1903, viene espulso per cattiva condotta. Fra il 1909 e il 1910, è riammesso e frequenta i corsi di K. Korovin e V. Serov. Intanto, nel 1905, s'iscrive all'Istituto d'arte di Penza e, nel 1910, consegue il diploma di disegno professionale.
Nell'estate 1909, s'imbarca nuovamente e visita numerosi paesi nel Mediterraneo (Asia Minore, Africa, Grecia, Italia). Nel 1908, conosce i fratelli Burljuk, i fratelli Vesnin e diventa amico di M. Larionov. Espone insieme con lui, la Goncharova e Malevich alla mostra del "Fante di quadri" (1910), alla seconda mostra dell'"Unione dei giovani" (1911) e a quella della "Coda dell'asino" (1912). I suoi soggetti sono per lo più lavoratori legati al mare. Durante un soggiorno a San Pietroburgo, frequenta la Scuola di pittura, disegno e scultura di M. Bernstein, dove incontra anche V. Lebedev.
Nel 1912, si allontana da Larionov e si unisce al "Fante di quadri". In seguito, invia le sue opere al "Mondo dell'arte" e all'"Unione dei giovani", da cui esce, insieme con Malevich, l'anno seguente. Nel 1913, va a Berlino e a Parigi con un gruppo folcloristico ucraino come suonatore di bandura. Qui, conosce Picasso, da cui rimane impressionato, sopra tutto per le composizioni e i collage polimaterici. Tornato in Russia, incomincia a sperimentare nuove composizioni, che espone nel suo studio il 10 maggio 1914 con il nome di composizioni statiche sintetiche. L'anno seguente, alle mostre Tram V: prima mostra futurista di quadri. L'anno 1915 a Pietrogrado, espone i contro-rilievi o rilievi dipinti, tra cui uno su sfondo di gesso. A dicembre, espone i rilievi d'angolo o costruzioni d'angolo, forse la prima volta in cui viene usato quel termine, inventato probabilmente da Tatlin. Si tratta di "costruzioni" che integrano lo spazio e la materia creando nuovi oggetti. In esse, Tatlin usa bottiglie, scatole di latta, pezzi di vetro, chiodi e assi di legno, gesso, cartone, mestica, catrame, anticipando le creazioni dei dadaisti e di K. Schwitters. Tatlin presenta i suoi ultimi rilievi alla mostra 0,10 in un manifesto di sfida a quello diffuso contemporaneamente da Malevich sul suprematismo. Il movimento costruttivista, che in un primo tempo si raccoglie intorno a Tatlin, si dividerà, in seguito in diverse correnti (quella "realista" dei fratelli A. Pevzner e N. Gabo, per esempio; e quella "produttivista" di Larionov e Goncharova).
Nel 1916, Tatlin allestisce a Mosca un'esposizione intitolata Magazin invitando a esporre Malevich e altri artisti, tra cui Lev Bruni (1894-1948). L'anno seguente, il 1917, con A. Rodchenko e l'architetto-pittore G. Jakulov lavora alle decorazioni per il Café Pittoresque, il caffè degli artisti a Mosca; purtroppo, la maggior parte dei rilievi di Tatlin è andata perduta.
Dal 1918 al 1920, insegna nei Liberi studi d'arte di Mosca, poi in quelli di Pietrogrado (1919-1924), mentre lavora al progetto del Monumento alla III Internazionale, che verrà presentato a Parigi nel 1925. Il modello del monumento, mai realizzato, diventerà l'emblema dell'avanguardia sovietica e gli farà vincere la medaglia d'oro. Per due anni, insegna alla facoltà di pittura a Kiev (1925-1927), poi, fino al 1930, a Mosca. Intanto, si dedica alla scenografia, ai costumi, alla grafica, alla progettazione di oggetti di arredamento, mobili, ceramiche, abiti, senza mai interrompere la sua ricerca, che culminerà nella fantastica quanto impossibile macchina volante Letatlin (in russo, letat': volare), presentata a Mosca, nel 1932. Negli anni successivi, intensifica il lavoro per il teatro, realizzando scene e costumi per una quindicina di spettacoli.
A pochi artisti è toccato di avere la fama di Tatlin e, tuttavia, di essere così poco conosciuto.
Musei in cui ha esposto: Mosca (Galleria Tret'jakov, Archivio centrale dello stato di arte e letteratura, Museo Statale aerospaziale Zhukovskij, Museo centrale di cultura musicale Glinka); San Pietroburgo (Museo Russo, Museo teatrale A. Bachrushin); Kostroma; Pskov.
 
Relazioni
esposto in
musei telematici Museum of The Second Renaissance (Visita il museo telematico)
opere presenti in archivio
le sue opere sono pubblicate in I tesori della Russia. Maestri dell'arte russa 1800-1900 (Catalogo della mostra)
Jan Vermeer, Vladimir Tatlin (Testo di critica d'arte)







 
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