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 | AA. VV. La clinica senza pazienti. La vita artificiale. Istanze di bioetica. La stagione dei doganieri dell'ideologia è davvero terminata in Italia?
 
 pp 88              15,49 €
 Anno pubblicazione: 1994
 ISBN: 88-7770-449-7
 
 
 
              
                
               
                | La clinica senza pazienti Che cos'è la clinica senza pazienti? Dicendo "pazienti" ci si trova immediatamente nell'inquisizione. Il termine "paziente" (come il termine passione) si legittima sull'inquisizione. Alla passione delle sante risponde la pazienza delle streghe. Si tratta della mitologia inquisitoriale che presiede, nellaicismo, alla mitologia psichiatrica. Il paziente comporta il soggetto e il corpo psicofarmacologico o psicocriminologico. Oggi c'è una diffusione enorme della psicosomatica, cioè del principio dell'unità del corpo e della scena, del corpo e dell'anima, del corpo e dello spirito. È la gnosi. La psicosomatica è gnostica. Si occupa di un serpente che si mangia la coda, l'Uroboro, "il mangiatore della propria coda". Il cerchio prefetto è il serpente che si mangia la coda, dove il  punto di arrivo raggiunge il punto di partenza. Cosa assolutamente impossibile.
 La clinica senza pazienti è la clinica senza mitologia inquisitoriale. Senza passione, senza pathos e senza pazienti. La clinica non psicofarmacologica, non psicopatologica. La clinica è arte e cultura della piegatura della parola. Nella clinica si tratta della piega. La clinica è compimento. Cristo diceva: sono venuto non per abolire la legge ma per compierla. La legge della parola è compimento della scrittura sintattica. L'etica della parola è compimento della scrittura della frase. La clinica della parola è compimento della scrittura di ciò che si fa. Le cose si fanno e si scrivono. Il compimento delle cose che si fanno e si scrivono è la clinica. Non ha bisogno di abolire il tempo. Sta qui la distanza dalla mitologia psichiatrica che invece si nutre dell'abolizione del tempo e dell'eliminazione dell'Altro. La clinica senza pazienti.
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                | Principali contenuti della rivista: 
 ARMANDO VERDIGLIONE, Il manifesto di Ginevra. L'università internazionale del secondo rinascimento
 ID., MICHAIL ROSSENKO, NIKOLAI KURENNOJ, TOMMASO ROMANO E ALFONSO D'AVOSSA, Milano, San Pietroburgo: la città planetaria
 AUGUSTO MARINONI, La bicicletta di Leonardo
 CLAIRE-LISE GRANDPIERRE, Il dispositivo clinico
 GIANCARLO CALCIOLARI, La banda del luogo comune. Dall'uomo qualunque al postuomo comunista
 ELIO GIUNTA, A un critico di neoavanguardia
 ROBERTO FRANCESCO DA CELANO, Rischio di riuscita
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