The Second Renaissance
     
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 Il cervello e la bussola


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Il cervello e la bussola

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Abstract

Scrive Machiavelli: "E perché sono di tre generazioni i cervelli; l'uno intende per sé, l'altro intende quanto da altri gli è mostro, il terzo non intende né per se stesso né per dimostrazione d'altri: quel primo è eccellentissimo, il secondo eccellente, il terzo inutile".

Armando Verdiglione: «Machiavelli si sofferma su una generazione, quella che anche a noi interessa, il cervello che capisce, discerne, ragiona e intende. Tra il ragionare e l'intendere, l'ascolto. Le cose si ascoltano e s'intendono se il tempo non finisce. L'ascolto entra in gioco senza l'idea di fine, senza l'idea di fine del tempo, senza la verità come causa finale.
Machiavelli dice che la verità è effettuale, che non rientra nella causa finale, non è qualcosa da inseguire e da porre su una bandiera; è la verità efettuale. Effetto della qualità. Della cifra.Qualità lontana da quella ontologica, qualità della vita, qualità della parola. La qualità è il valore intellettuale del viaggio, il valore intellettuale dell'impresa. Con il rinascimento, ciascun elemento rientra nel viaggio. Non ci sono elementi immobili, inerti, amorfi. Ciascun elemento è intellettuale, ciascun elemento può divenire elemento di valore. Il cervello è dispositivo di direzione, dispositivo di valore».



Raccolta di contributi di scrittori e autori di Spirali, pubblicata nella collana "l'alingua - La cifrematica".

 
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