The Second Renaissance
     
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La macchina telepatica. Studi sul discorso schizofrenico

Clinica. Collana internazionale di psichiatria

pp. 227    15,49 € Acquista
 
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n°3
 

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La macchina telepatica (46.19 kilobytes)


Abstract
Armando Verdiglione: "Il discorso schizofrenico si muove sulla dimenticanza. In un tempo assoluto, quando il deserto cresce e ogni dettaglio forma il letto del fiume in cui perdersi. Anche un bicchiere d'acqua può farsi oceano per rendere passabile e transitabile il transfinito. Tra due rive che non sono di rivalità. Quando la rappresentazione della lacerazione indugia al di qua del malinteso. E ogni struttura deve essere uno schizogramma che prenda il posto della cifra. lo so che tu sai che io so. In una macchina telepatica o per influenzare che risponde al fantasma in una comunicazione da inconscio a inconscio. Il discorso schizofrenico mette il corpo alle aste: e ogni organo annuncia una molteplicità corporea sul suo diritto a essere carne. La sua fortuna è che si strutturi anywhere out of the world. E risulta una parodia l'enunciato del signor Krisna nella Gita: io sono il tempo. Il discorso schizofrenico abita il transfinito quasi fosse ripetibile. Quasi il colpo solo valesse i tre colpi.
Rappresenta l'abduzione perché la ripetizione tagli corto con la differenza. Sta nel segno di una frazione perché il conteggio possa avvenire uno su uno. Camminando sulla corda come nel funambolismo, facendo dei due bordi due parallele, portando l'afasia al segno di una dicotomia ontologica. Al segno di transizione fra una lingua dei nomi e una lingua dei significanti. Il film Il cacciatore offre una parabola del discorso schizofrenico. Istituire una festa perenne entro cui sia possibile il passaggio tra il giorno e la notte.
Consistere nella separazione tra due serie. Stare nel luogo della lingua dell'Altro tra la lingua dell'uno e la lingua dello zero. Essere la bara vuota tenendo sui margini le due pulsioni. Fare del colpo solo la marca di divisione in un conteggio colpo su colpo. Un gioco alla roulette. In cui il massacro è una regola per tagliare la corda. E ogni organo sia carne. Ogni termine la parola d'origine".
 
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